Per il diritto al lavoro
In Ticino la situazione lavorativa è disastrosa: il dumping salariale dilaga, il costo della vita peggiora, mentre gli stipendi non aumentano e sempre più giovani fuggono oltralpe.
Per il futuro del nostro cantone sarà decisivo creare opportunità lavorative attrattive e migliorare le condizioni di lavoro: salari, tempo, ritmi, trasferte, sicurezza e salute, perché gli incidenti sono troppo frequenti e le malattie psicofisiche sono in espansione. Va combattuto il precariato, sempre più diffuso, così come ogni forma di disparità. Va riconosciuto un salario minimo finalmente adeguato, perché, per ogni persona, indistintamente, è un diritto lavorare e vivere in modo dignitoso.
Per il diritto alla salute
L’aumento dei premi di cassa malati ha raggiunto livelli insostenibili per moltissime economie domestiche: famiglie o persone sole, giovani e anziani. È giusto intervenire con urgenza per aiutare le persone – come richiesto dall’iniziativa PS – quando i premi sono eccessivi rispetto al reddito. Oggi, chi percepisce un salario medio o modesto è costretto a pagare esattamente come chi è molto ricco, per un’assicurazione che giustamente – la salute è un diritto – è obbligatoria. Questa situazione è ingiusta e contraddittoria e ripropone la necessità di un’assicurazione malattia pubblica con premi equi, calcolati sul reddito e sulla ricchezza.
Per il diritto al futuro: clima e società
L’emergenza climatica è evidente e le cause sono note. I pesanti ostruzionismi politici delle lobby vanno combattuti: è un diritto poter immaginare un futuro per la vita della terra e delle persone. Spesso molti diritti fondamentali sono disattesi con motivazioni di ordine finanziario. Però è un dovere della società promuovere l’istruzione, la cultura, la cura degli anziani, l’inclusione delle persone portatrici di disabilità, la parità di genere e la protezione di chi fugge dalle calamità. Ridurre le disuguaglianze grazie alla ridistribuzione della ricchezza è l’unica soluzione possibile e un fatto di civiltà.