Oggi più che mai abbiamo bisogno di una politica inclusiva, attenta ai bisogni delle persone e dei territori, in grado di affrontare le difficoltà ma anche per sfruttare le opportunità del nostro Cantone.
Siamo confrontati con problematiche urgenti: diminuzione del potere di acquisto, fragilità di chi non beneficia di aiuti e fatica ad arrivare alla fine del mese, povertà. Aumenta la precarietà di chi lavora come indipendente, ma anche di chi fa un lavoro dipendente. Cresce l’incertezza nei giovani e la povertà tra i pensionati, così come sono sempre più difficili le condizioni di lavoro dell’infermiera, dell’impiegato del call center, dell’artigiana o dell’operatore culturale.
È necessario rispondere ai cambiamenti del mondo del lavoro garantendo salari dignitosi e condizioni di lavoro rispettose dei diritti, sostenendo le aziende socialmente e ambientalmente responsabili, ma anche riconoscendo il contributo sociale ed economico del lavoro delle donne. Dobbiamo ridurre i premi di cassa malati per evitare l’impoverimento e la medicina a due velocità, e anche per garantire pensioni sufficienti per vivere una vecchiaia dignitosa.
È fondamentale cogliere le possibilità offerte dalla formazione, dalla ricerca e dalla transizione energetica. Così come viene promossa e sviluppata la ricerca biomedica, occorre creare un polo della sostenibilità per la mobilità pubblica e l’economia circolare. Si tratta di introdurre un modello di produzione e consumo basato sull’utilizzo di prodotti locali e su nuove forme di finanziamento anche grazie alla condivisione, al prestito, alla riparazione e al riciclo. Un polo capace di creare nuovi percorsi formativi e posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e di recuperare vecchie professioni e competenze, adattandole anche alle nuove tecnologie per non lasciare indietro nessuno.
Dobbiamo garantire le risorse finanziarie necessarie a uno Stato solido in grado di offrire servizi e prestazioni di qualità, grazie ad una giusta fiscalità capace di ridistribuire la ricchezza tra chi ha più mezzi verso chi ne ha meno. Insieme a fianco dei più fragili e del territorio, valorizzando la cura dell’altro e la cultura, necessaria per mantenere saldo lo spirito critico in una democrazia forte, difendendo lo spazio e l’ambiente in cui viviamo.